Il mio subconscio si riflette nelle mie opere. Sono segni spontanei, come uno “scarabocchio” fatto con una penna su un pezzo di carta mentre sono al telefono. Non appena questa spontaneità raggiunge la coscienza, concludo questo processo e distruggo le opere risultanti. In 17 anni sono riuscito a creare solo 8 segni, ora sono troppo condizionato per lasciar correre libero il subconscio. Ho poi ingrandito quei segni con mezzi elettronici e meccanici in modo da non alterarne la forma originale. Le opere diventano fruibili attraverso il loro Ingrandimento. I colori complementari riconducono i segni alla loro dimensione vibrante, primordiale, per così dire, alla loro genesi e nascita. Quest forza creativo universale non può essere circoscritta in un quadro temporale, spaziale o culturale. La creazione spontanea è indistruttibile, ad esempio, in un contadino in Cina 2000 anni fa o in un medico in Norvegia tra 2000 anni.

Manifestazione spontanea n°7

Schizzo di vernice
durante pulizia siringa,
su vetro,
cm. 50 x 20

Manifestazione spontanea n°8,
digitale





